Cookie & Privacy
Nessun cookie da mostrare.
Nessun cookie da mostrare.
Nessun cookie da mostrare.
Nessun cookie da mostrare.
Il Mulino Le Pietre prosegue l’impegno principale rivolto a promuovere l’agricoltura biologica, con l’obiettivo di creare e incentivare lo sviluppo di una filiera corta della produzione che permetta di salvaguardare la biodiversità.
Operiamo per riportare le buone pratiche della tradizione agricola nel mondo attuale. Lavoriamo i cereali e i prodotti ottenuti dall’indispensabile e utile rotazione delle colture con metodi biologici provenienti da territori conosciuti in Toscana in particolar modo della Maremma e della Costa con imprenditori agricoli che abbiano un’etica di produzione in relazione all’ambiente ed al lavoro umano.
Alla base della nostra pasta artigianale ci sono grani duri biologici
coltivati in Val di Cornia e in Toscana, da cui otteniamo una semola selezionata con un alta percentuale di germe di grano.
Pasta ad alta digeribilità contenente glutine di bassa forza e ricca di una ampia variabilità di proteine evitamine fra le quali alcuni metaboliti secondari di grande importanza per l’organismo umano come polifenoli, carotenoidi, tocoferoli e fibre, a cui vengono attribuite importanti funzioni di nutraceutica.
Dalla Fondazione ARTOI
nell’ambito del progetto “Alimenti della Salute”.
La trafilatura in bronzo garantisce una lavorazione di estrusione a bassa temperatura non superiore a 32°C, preservando in questo modo le proprietà organolettiche della semola utilizzata.
L’essiccazione a basse temperature sotto i 50°C in telai dove vengono stesi manualmente ed i lunghi periodi di essiccazione garantiscono un prodotto dal sapore “gentile” come quello di una volta.
Il grano Khorasan è un tipo di grano duro che appartiene alla specie botanica Triticum turgidum ssp. turanicum,
Fa parte dei cosiddetti Grani Antichi, in quanto la pianta non ha mai subito nessun tipo di intervento genetico da parte dell’uomo, e preserva le caratteristiche originarie.
Questo grano dalle notevoli proprietà benefiche era già conosciuto e coltivato dagli antichi Egizi, anche se la provenienza di questo cereale è di origine Mediorientale e prende il nome dall’antica regione persiana di Khorasan.
Il fusto supera il metro e mezzo di altezza e può raggiungere i 2 metri. La spiga è lunga fino a 15 cm. Il chicco, invece, ha una forma leggermente incurvata ed è circa il doppio come dimensione rispetto a quello del grano tradizionale. Il colore è più scuro e ambrato.
Proprietà antiossidanti. Il contenuto di selenio, fenoli e carotenoidi contribuisce a contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi proteggendo l’organismo dallo stress ossidativo. Protezione cardiovascolare. Carotenoidi e fenoli, uniti alla vitamina E, aiutano a proteggere i vasi sanguigni dai danni dei radicali liberi.
Proteico: è un cereale altamente energetico e ricco di proteine, digeribile: rispetto al frumento classico, il grano Khorasan risulta molto più leggero e digeribile
Rafforza i denti e il tessuto osseo, sostiene il funzionamento del sistema nervoso, favorisce il transito intestinale.
Anti colesterolo. Il grano Khorasan è privo di colesterolo e contribuisce a contrastare il colesterolo “cattivo” (LDL).
Tutelare le risorse naturali. Favorire la biodiversità e rispettare l’equilibrio degli ecosistemi. Salvaguardare l’ambiente. Obiettivi ambiziosi, che richiedono la partecipazione di tutti e azioni concrete, senza compromessi. Il nostro impegno nel biologico è un programma di ampio respiro, un insieme di pratiche controllate, con qualcosa in più. Non è solo la ricerca dei metodi di coltivazione e degli agricoltori più responsabili, non è solo l’esclusione totale di fertilizzanti chimici, né solamente la riduzione dello sfruttamento intensivo dei terreni.
È la dedizione sincera nella bontà del fare, la stessa con cui è nata è cresciuta la nostra azienda. In essa ha trovato origine l’impegno che ci consente di ottenere prodotti incontaminati, che ci spinge a preservare la qualità naturale delle materie prime, in ogni fase di lavorazione. È un ideale, che si conferma autentico perché trova concretezza nella condivisione, un modo di essere che non si accontenta dei risultati del produrre, ma che si interroga sui suoi effetti ed esige ragioni, per ogni minima scelta. Solo così si possono accettare i più severi protocolli di coltivazione biologica, e riconoscerli come fonte di valore per la qualità dei prodotti e della vita.
Questo è il nostro presente e sicuramente il solo nostro futuro.